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Strumentalizzazione della spiritualita?

  • Immagine del redattore: Cristina Curreli
    Cristina Curreli
  • 8 ago
  • Tempo di lettura: 2 min

Anche no grazie.

Negli ultimi anni, la parola spiritualità è diventata di moda.Ovunque vediamo corsi, rituali, percorsi “miracolosi” che promettono risvegli immediati, vite trasformate in una manciata di ore, connessioni dirette con antiche tradizioni. Sembra un’epoca d’oro… eppure, più cresce questa offerta, più mi chiedo: quanta parte di tutto questo è davvero Spirito, e quanta è solo mercato?



La spiritualità autentica non è un pacchetto da acquistare. Non è una lista di “strumenti magici” da collezionare.È un cammino. A volte lungo, a volte scomodo. Richiede ascolto, dedizione, tempo e soprattutto la capacità di guardarsi dentro senza sconti.

Ci sono tradizioni millenarie che portano una saggezza preziosa, spesso trasmessa a caro prezzo: con persecuzioni, sacrifici e silenzi imposti. Oggi, troppo spesso, queste stesse tradizioni vengono semplificate, svuotate, adattate al gusto del momento. Per venderle meglio. Per renderle “accattivanti”. Ma quando un rituale perde il suo contesto, il suo linguaggio, il suo respiro, cosa rimane?


Parlo anche per esperienza personale: lo sciamanesimo, l’animismo, le pratiche energetiche non sono “moduli” da fare una volta e spuntare dalla lista. Sono radici vive che chiedono di essere onorate, coltivate e comprese. Quando diventano solo un bel vestito da indossare per un’ora e poi riporre nell’armadio, stiamo strumentalizzando lo Spirito stesso.


Non si tratta di essere “puristi” o di negare la possibilità di adattare e innovare. La spiritualità è viva, e come ogni cosa viva si trasforma. Ma trasformare non è svuotare. Innovare non è mercificare.


Forse la vera domanda è:stiamo cercando di crescere nello Spirito… o di consumare la spiritualità come un prodotto qualsiasi?


Io scelgo la prima. Sempre. E nel mio piccolo, voglio creare spazi dove lo Spirito possa essere incontrato nella sua verità, con rispetto, profondità e, sì, anche con un pizzico di mistero che nessuna brochure potrà mai spiegare.

 
 
 

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